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Ascolta il tuo corpo

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La prima volta che ho cambiato azienda il mio corpo mi ha parlato. E io non ho saputo ascoltare.

Durante il colloquio con la nuova azienda tutto sembrava perfetto. Una bella realtà in crescita, un capo in gamba e motivante, un bell’aumento di stipendio, un livello in più, un entry bonus consistente per convincermi a spostarmi subito. Dal punto di vista logico e analitico tutti i razionali erano positivi.

Decido di accettare.

Durante il colloquio, mentre ero fisicamente in quella che sarebbe stata la mia nuova azienda, provo una sensazione fisica mai provata. Qualcosa di strano a livello della pancia e della schiena, come un’emozione, fastidiosa, poco gradevole ma lieve. Non ci faccio caso, sarà l’ansia del colloquio.

Decido di accettare.

Un anno dopo davo le dimissioni.

L’azienda era una bella realtà ma non mi trovavo a mio agio nell’ambiente. La cultura aziendale e il clima non erano in linea con ciò che sono io. I valori comportamentali non erano allineati. Troppa aggressività commerciale e poca attenzione alle persone.

Ci ho messo un anno per capire. Il mio corpo ci aveva messo un secondo.

Durante il colloquio la mia pancia e la mia schiena mi avevano dato un segnale di allarme che io non ho saputo interpretare. Quindici anni dopo in un programma di executive leadership mi hanno spiegato che questa cosa è normalissima. La parte emotiva di noi capisce in un attimo cose che la parte razionale impiega mesi a elaborare.

Oggi so riconoscere molto bene quel segnale: quando entro in un’azienda, quando incontro una nuova persona, quando mi chiama un head hunter, quando sono di fronte a una scelta importante. Se arriva quella sensazione lascio da parte la ragione e seguo l’istinto, dico di no. Ci ho messo anni per arrivarci.

Quando sei davanti a una scelta importante fermati, immergiti il più possibile nella nuova eventuale futura situazione (andando fisicamente nella nuova realtà, immaginandoti là, ..) e ascolta il tuo corpo. Ascolta la tua pancia, la tua schiena, il tuo collo.

Se avverti qualche sensazione insolita e poco piacevole non esitare: zittisci la ragione e vattene.    

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