

Sei bravo, bravissimo, insostituibile. Peccato! Non ti posso promuovere.
Qualche mese fa.
Ho una posizione aperta nel mio team per la quale cerco una persona interna. Si tratta di una bella posizione, di responsabilità, di ottima visibilità e ad alto potenziale di crescita.
Vado all’ufficio del personale per capire se in azienda ci sia qualcuno con le caratteristiche adatte a ricoprire il ruolo.
Ho in mente due persone in altri uffici che potrebbero andar bene e per le quali quella posizione sarebbe una crescita.
Sibilla (nome di fantasia) della contabilità? Come caratteristiche ci siamo, è precisa, mente analitica, è fortissima sui numeri e ha buone doti di creatività. Un’esperienza al marketing sarebbe per lei entusiasmante. Però se la togliamo dal suo posto è un casino, non c’è nessun altro che può fare il suo lavoro, è INSOSTITUIBILE. Non si può toccare, niente da fare. Peccato.
Caronte (nome di fantasia) dell’IT? Come caratteristiche ci siamo, è affidabile, ha esperienza di data management, ti aiuterebbe nel progetto di business intelligence. In più sa comunicare bene. Sarebbe perfetto. Però se lo spostiamo l’IT manager si spara, è l’unico che sa mettere le mani sul sistema di posta elettronica, è INSOSTITUIBILE. Non si può toccare, niente da fare. Peccato.
Sono andato avanti coì mesi prima di trovare la persona giusta e SOSTITUIBILE.
Se nel vostro lavoro siete bravi, bravissimi, unici, diventate per l’azienda insostituibili.
Qualcuno potrebbe pensare: bene, benissimo, prima di licenziarmi l’azienda ci penserà mille volte, anzi non lo farà proprio, sono al sicuro.
Vero. Però c’è l’altra faccia della medaglia.
Se sei insostituibile sei anche IMPROMOVIBILE.
L’azienda non può toglierti dalla tua posizione attuale neanche per promuoverti, il problema di trovare un tuo sostituto è tale per cui l’azienda rinuncia a farti crescere.
Quindi cosa bisogna fare?
Sei sei bravo e vuoi essere promosso devi fare sempre tre lavori contemporaneamente:
- Fare il tuo lavoro attuale bene, benissimo
- Allenarti per la nuova posizione cui aspiri (facendo corsi, affiancamenti, progetti in quell’area, etc.)
- Identificare e addestrare il tuo assassino, la persona che prenderà il tuo posto
Si, hai capito bene: identificare e addestrare il tuo assassino, la persona che prenderà il tuo posto.
E se questa persona poi prende il mio posto e l’azienda non mi promuove? E se mettono questa persona al mio posto perché licenziamo me? E’ il rischio che devi correre. Anzi la paura che devi vincere, perché il rischio non esiste. Se sei davvero bravo hai sempre altro da fare in azienda, e di solito è un progetto più importante che stai costruendo e che aspetta solo te. Il rischio vero è diventare insostituibile e restare ingabbiato nella tua comfort zone.
Individua una persona potenziale e insegnale quello che sai. Nel momento in cui potresti essere promosso e il tuo capo ti chiede: si ma se ti metto a capo di quel gruppo chi potrebbe prendere il tuo posto? Tu avrai un nome, una persona di tua fiducia e da te formata.
Se tutto andrà bene tu sarai promosso, avrai aiutato un collega che ti sarà riconoscente e il tuo capo avrà la certezza che sei un vero leader.
Più si sale nella gerarchia e più diventa importante preparare in modo attivo la propria successione in vista di una futura promozione, per garantire la continuità dell’organizzazione e la crescita di tutti, a partire dalla propria.
Vuoi essere promosso? Addestra il tuo assassino.