

Ciao Stefano,
Sono Antonio e spero leggerai io mio messaggio.
Desideravo avere un tuo parere da manager riguardo una storia che mi è successa.
Dopo essere stato assunto da un’importante azienda a tempo indeterminato non ho superato il periodo di prova. Era una posizione sfidante e non ce l’ho fatta a soddisfare le aspettative del ruolo.
Ad oggi sto inviando nuove candidature per rimettermi sul mercato del lavoro. Ed è qui che arriva la domanda. Ho timore a confessare durante un colloquio che la mia precedente esperienza è durata 3 mesi per il mancato periodo di prova, spaventato di non essere visto di buon occhio. Tra studenti e neo laureati si consiglia di omettere questo episodio.
Cosa ne pensi dal punto di vista di un manager? È meglio essere trasparenti oppure furbescamente porla in una maniera differente?
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Ciao Antonio. Io lo metterei in evidenza. Spiegando cosa hai imparato da quel fallimento e come hai reagito. Trasparenza sempre. Non è una bocciatura. E’ una fonte importante di apprendimento.
Magari quel ruolo non era nelle tue corde, hai capito che ti piace altro e adesso sei supermotivato perché hai compreso qual è la tua strada.
Nel lavoro falliamo 9 volte su 10. L’importante è riconoscerne la ragione e cambiare noi stessi in meglio. Affrontare gli insuccessi in modo sereno e trasparente è segno di maturità e di forza.
Siamo la somma di quello che abbiamo imparato dai nostri insuccessi.